Numero dei figuranti (oltre 230) ed estensione della rappresentazione.
Si è conclusa nel migliore dei modi l’edizione numero 13 del presepe Vivente di Gangi che ha fatto registrare migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo della Sicilia. Una rappresentazione, tra le più Belle d’Europa, ha annotato anche un record nel numero dei figuranti che hanno messo in scena la Natività, sono stati ben 230. Un presepe che è anche tra i più grandi d’Italia per estensione della rappresentazione. Un intero quartiere del centro storico è stato trasformato nella Betlemme di 2 mila anni fa. E per la prima volta nella mangiatoia è apparso il bambinello in carne ed ossa: la piccolissima Ilenia sei mesi appena.
Dal presepe vivente di Gangi quest’anno, però, è partito un forte messaggio di pace. Una delle scene principali, che si è svolta in piazza del Popolo, ha ricordato il massacro della strage degli innocenti, episodio raccontato nel Vangelo in cui Erode ordinò un massacro di bambini allo scopo di uccidere il neonato “re dei giudei”. I registi hanno voluto legare la strage degli innocenti di duemila anni fa a quello che sta accadendo in questi mesi a Gaza e nella terra Santa. Nell’innocente abbraccio tra un bambino bianco e uno nero il messaggio, più significativo, rivolto ai potenti del mondo.
“La nostra gratificazione è arrivata dai visitatori – hanno commentato dall’associazione da Nazareth a Betlemme – molti sono usciti con le lacrime agli occhi, hanno definito il nostro presepe, un viaggio per la vita, unico al mondo per emozioni e coinvolgimento”.
“Il presepe vivente – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – è stato un grande successo che ha suscitato grandi emozioni, dietro l’imponente macchina scenica c’è stato l’impegno di una intera comunità, un evento di questa portata ha coinvolto tutte le associazioni locali, guidate dall’associazione “Da Nazareth a Betlemme”, il mio grazie a tutti coloro che si sono spesi per la buona riuscita della manifestazione”.